materia penale - loading

Rifiuti: deposito incontrollato e particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p.

Con l’allegata sentenza 33633/2022 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso proposto dal legale rappresentante di una società, che svolgeva attività di intermediazione di rifiuti, condannato per la contravvenzione di deposito incontrollato di rifiuti speciali, pericolosi e non, commessa in un pluralità di luoghi.

In estrema sintesi la difesa del ricorrente lamentava, tra gli altri motivi di ricorso, la mancata applicazione dell’art. 131 bis c.p., osservando che l’esiguità del danno e del pericolo per l’ambiente, la breve durata e la modesta entità del deposito incontrollato, deponevano per il positivo riconoscimento della causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto, e ciò anche in ragione della circostanza che l’imputata si era occupata dello smaltimento e della presentazione di un piano di investigazione che aveva comportato l’esecuzione di interventi anche dispendiosi.

I giudici del Supremo Collegio, annullando senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato era oramai estinto per prescrizione, hanno riconosciuto l’infondatezza del predetto motivo sulla base della seguente argomentazione:

«in senso ostativo al riconoscimento della particolare tenuità del fatto, la Corte territoriale ha rimarcato in primo luogo la quantità non modesta di rifiuti illegittimamente depositati, pari a due cassoni scarrabili pieni di scarti sia pure non pericolosi, osservando altresì che la condotta illecita è stata tenuta da una persona addetta professionalmente allo smaltimento di rifiuti, avendo dunque ella agito con un grado elevato di colpa, in quanto esperta delle normative del settore».
info@materiapenale.it +39 051 6490761

P.Iva 02980221200© Tutti i diritti sono riservati Avv. Antonio MateriaPowered by We Berry

TI RICHIAMIAMO NOI!

Inserisci il Tuo nome e il Tuo numero di telefono,
ti chiameremo noi il prima possibile!