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Testo Unico Ambientale e prescrizioni asseverate tecnicamente

La sentenza 5576/2023 della Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso proposto dai legali rappresentanti di una società, avverso la sentenza che aveva statuito la loro penale responsabilità ex art. 279 c. 1 e 269 c. 8 D. Lgs. 152/2006, per aver apportato modifiche sostanziali allo stabilimento in violazione delle prescrizioni contenute nella Autorizzazione Unica Ambientale.

La difesa degli imputati lamentava
, tra gli altri motivi di ricorso, la violazione degli artt. 318 bis e ss. D. Lgs. 152/2006 non essendo stata messa in atto la procedura amministrativa finalizzata all’estinzione della contravvenzione. Ed infatti, secondo la tesi difensiva, il Tribunale avrebbe dovuto emettere sentenza di non doversi procedere perché l’azione penale non doveva iniziare né proseguire.

I giudici della Suprema Corte
hanno ritenuto infondato tale motivo e rigettato il ricorso sulla base della seguente motivazione:

«Deve pertanto essere respinta la tesi difensiva della sostanziale obbligatorietà dell’adozione dell’organo di vigilanza o della Polizia Giudiziaria, della procedura estintiva, tesi riduttivamente fondata sull’interpretazione letterale dell’articolo 318 ter, D. Lgs. 152/2006, che, utilizzando il presente indicativo, imporrebbe l’incondizionata adozione delle prescrizioni (“l’organo di vigilanza…la polizia giudiziaria… impartisce”). L’interpretazione letterale deve essere coniugata con quella sistematica, non potendosi prescindere dal presupposto applicativo dell’interna procedura chiaramente preteso dalla norma di apertura dell’interna parte VI bis: l’assenza, come detto, del danno o del pericolo di danno. Ragionare diversamente porterebbe alla conclusione della sostanziale superfluità dell’articolo 318 bis TUA».



«Nel caso di specie, il Tribunale afferma chiaramente, come visto, che la condotta degli imputati aveva arrecato un danno (o comunque un pericolo concreto e attuale di danno) alle matrici ambientali, urbanistiche e paesaggistiche, validando l’operato della polizia giudiziaria».
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