231: prescrizione dell’illecito e della sanzione
Con la sentenza 31854/2021 la Corte di Cassazione ha affermato che la prescrizione disciplinata dall’art. 22 del D. Lgs. 231/01 produce effetti giuridici sia sull’illecito contestato alla società, sia sulla sanzione alla stessa applicabile.La Corte ha infatti riconosciuto che il decorso del tempo influisce tanto nella fase della cognizione, volta all’accertamento dell’illecito amministrativo contestato alla società; quanto in quella successiva alla sentenza irrevocabile di condanna, tesa alla esecuzione della sanzione nei confronti della società.
In particolare la Corte ha pronunciato il principio di diritto secondo cui: «il termine di prescrizione stabilito dall’art. 22 D. Lgs. 231 del 2001, in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti, riguarda tanto l’illecito, che dunque non potrà più essere perseguito decorsi i cinque anni dalla consumazione del reato presupposto, quanto la sanzione definitivamente irrogata, che dovrà essere riscossa, a pena di estinzione, entro il termine di cinque anni dal passaggio in giudicato della sentenza pronunciata a carico della persona giuridica; fatti salvi, in entrambe le ipotesi, gli effetti di eventuali cause interruttive rilevanti a norma del codice civile».